Politica

Sì o No? – Referendum Costituzionale 2020

Referendum Costituzionale 2020

Il 20 e 21 settembre gli italiani saranno chiamati alle urne per decidere le sorti del referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. In questo articolo cercheremo di analizzare i punti di vista di entrambe le fazioni, quella del “Si” e quella del “No”.


La riforma prevede la diminuzione del numero dei parlamentari da 945 a 600. La votazione si sarebbe dovuta tenere il 29 marzo ma la pandemia mondiale ha fatto slittare il tutto fino a dopo l’estate. Fondamentale dire che non sarà necessario il raggiungimento di nessun tipo di quorum per dichiarare idoneo il risultato finale.

Le ragioni del “SÌ”

  • Semplificazione lavorativa: le commissioni parlamentari sono costituite circa da 50 persone l’una. Ognuna di esse ha al suo interno idee e posizioni differenti. Una diminuzione non può che portare a soluzioni più immediate e decisioni univoche. Sarà un parlamento credibile e efficiente.
  • Rappresentanza selettiva: la frammentazione in tanti piccoli esponenti di partito porta costantemente a situazioni di confusione. L’eliminazione di 345 parlamentari significherebbe che i cittadini saranno rappresentati maggiormente dai partiti più importanti e più graditi dal popolo.
  • Riduzione dei costi: si parla di un taglio di circa 100 milioni di euro lordi l’anno. Questo è il motivo principale per il quale molti sono tentati a votare l’esito positivo. Sarebbe un buon esempio che i parlamentari danno ai cittadini: sacrifici comuni per il bene dell’Italia.
  • Piccoli passi: il precedente referendum costituzionale (2016, istituito da Renzi) non ha nulla a che vedere con questa riforma. Il cambiamento pianificato dall’ex sindaco di Firenze era radicale. Fu questo il grosso intoppo: la Costituzione non si cambia da un giorno all’altro. Se vincesse il Si sarebbe un piccolo passo verso il cambiamento a cui tutti tanto auspichiamo.

Le ragioni del “NO”

  • Qualità e non quantità: la nostra democrazia è basata su quella Costituzione di cui tanto siamo orgogliosi, entrata in vigore nel 1948. Questa garantisce un rappresentante ogni tot. numero di elettori. Il che sta a significare un rapporto stretto e un contatto diretto con i parlamentari che fanno le veci delle regioni. Il fatto che non ci siano elementi competenti si risolverebbe con una modifica nel campo educativo e formativo. Ridurre le rappresentanze per colmare queste mancanze è inutile e demagogico.
  • Rafforzamento della casta: il Parlamento viene quotidianamente indicato come una casta che promulga le leggi solo per fare i propri interessi. Diminuire del 36,5% i componenti di tale organismo significherebbe avere meno elementi lodevoli e di disturbo. Ci troviamo in un momento storico/politico di assoluta incertezza: si affronta costantemente il rischio di nuove elezioni, di voti di fiducia, di una crisi imminente. Il Parlamento deve colmare il vuoto del governo e difendere la Costituzione, non può essere messo alla gogna. La Costituzione non può e non deve avere accordi con i governi.
  • Risparmiamo un caffè: nessun rilancio, nessun piano economico, nessuna certezza. Il risparmio lordo di circa 100 milioni l’anno significa risparmiare poco più di un caffè a testa. Vale davvero la pena perdere un pezzo di democrazia per un caffè?
  • Rapporto eletti/elettori più basso d’Europa: le percentuali non possono mentire, l’Italia attualmente è in linea con i grandi Paesi europei. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di emulare i nostri compagni, non di innovarsi senza un piano ben preciso. Sia chiaro, una riforma sarebbe lecita e utile, ma deve essere studiata e ragionata. Non si sta rimodernando una parete, ma la Costituzione del nostro Paese.

Conclusioni

Il quesito che avrete di fronte il 20 e il 21 settembre sarà questo:

Referendum Costituzionale 2020.

Dovrete rispondere SÌ o NO. Ripetiamo il fatto che non sarà importante raggiungere il quorum, qualsiasi risultato sarà considerato opportuno. Informiamoci, pensiamo e scegliamo. Buon voto a tutti!

Antonio Mazzotta

(In copertina Element5 Digital da Unsplash)

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